LA STORIA DELLE NOTTOLE
 
 
 
 
  l Gruppo le Nottole fu fondato nell’anno 1969 da alcuni appassionati autodidatti, sedotti dal fascino prepotente di alcuni buchi neri avvistati su una parete rocciosa. Dopo i primi avventurosi esordi, con materiali di fortuna e tecniche improvvisate, il gruppo si organizzò in modo più razionale e comincio’ ad acquisire anche una certa notorietà a livello locale.La fusione con il Gruppo Speleologico Bergamasco, altro sodalizio in fase di declino nonostante le nobili tradizioni, portò alla creazione del G.S.B. le Nottole, denominazione mantenuta tuttora.
L’intensa attività di visite guidate e, soprattutto, l’esplorazione e la valorizzazione delle numerose cavità artificiali scoperte nelle viscere di Bergamo Alta hanno fatto affermare il nome del gruppo anche al di fuori dei confini provinciali e regionali.
  Con alcune campagne di scavi archeologici in grotta e altri ritrovamenti in campo speleo-urbano si ha una decisa sterzata dell’attività in direzione  di un interesse più storico-architettonico che naturalistico. Il gruppo in questo periodo si specializza così prevalentemente nello studio delle cavità artificiali, tra i primi ad occuparsene in Italia. A partire dalla fine degli anni '80 c'è stato invece un netto rilancio anche per quanto riguarda le ricerche nelle cavità naturali, prima parzialmente trascurate.
Buoni risultati esplorativi sono stati ottenuti nelle grotte: Gozzoviglia; Pizzidente; Büs di Macc; Büs del Gombèt, Abisso Bonomi; Nala di Sciupì e molte altre di minore interesse. Negli anni più recenti le ricerche si sono concentrate sulle montagne che circondano Oltre il Colle (Alben,Arera, Grem e Medile), fruttando il ritrovamento di numerose cavità,  tra cui le più profonde sono: Wotan (-50m); Dedalo (-67m); Büs di Cornagì (-50m); Abisso S. Barbara (-85m; +35); Abisso F. Zappa (-177m;+53); Abisso D. Stratos (-155m). E’ ancora in corso l’esplorazione del nuovo importante abisso denominato “La Dolce Vita” (-340m; +53), attualmente al secondo posto nella classifica delle maggiori profondità della provincia. Questa mole di lavoro è stata portata avanti grazie ad un nuovo approccio, basato su ricerche sistematiche, collaborazionicon altri gruppi speleologici locali (talvolta anche stranieri) e attenzione verso gli aspetti documentativi (rilevamento topografico accurato,intensi contatti col catasto grotte, realizzazione di una pubblicazione periodica ecc.). Sono nel frattempo proseguite le visite di conoscenza e le ripetizioni nelle grotte più interessanti della Lombardia e del resto d'Italia. L'attività divulgativa si è articolata tra le visite guidate alle più accessibili cavità carsiche del circondario (per un totale di diverse centinaia di partecipanti) e l'organizzazione di quattordici corsi di introduzione alla speleologia, dei quali due dedicati specificatamente alle cavità artificiali. Queste iniziative hanno avuto ricadute positive sia in termini di notorietà per il Gruppo, sia favorendo l'adesione di nuovi soci.
 

CIAO, SONO LA GROTTA...